martedì 19 luglio 2016

La lavanda

L'izòp delle valli cuneesi


All'inizio dell'estate, nelle nostre vallate, a tutti sarà capitato di ammirare le meravigliose e colorate distese di lavanda, un fiore di una bellezza unica... Scopriamolo insieme!

Innanzitutto perchè lavanda? Dal latino lavare, «che deve essere lavato»! Infatti nell'antichità questa pianta era utilizzata per la cura del corpo: nei bagni termali, per creare profumi o preparare infusi per la pelle ed i capelli. O anche semplicemente per profumare gli abiti negli armadi!

Com'è fatta?

La lavanda è una pianta sempreverde e perenne, è costituita da un fusto con foglie lineari e i caratteristici fiori di color violaceo. Viene coltivata più che altro nella zona mediterranea, anche se resiste a quasi tutte le temperature. Predilige i terreni asciutti, solitamente situati ad un'altitudine superiore ai 500 m. 

A cosa può servire?

I fiori della lavanda vengono ricordati soprattutto per il loro magico profumo. Ma non è tutto: sono infatti ricchi di benefici. Questa specie ha proprietà calmanti ed è molto utile per combattere l'ansia e lo stress e allo stesso tempo per conciliare il sonno. Non solo: la lavanda è un'importante alleata contro il raffreddore e l'influenza grazie all'azione che svolge sulle vie respiratorie. Per curare il nostro corpo, per profumare gli armadi, o semplicemente per abbellire la nostra casa, è un fiore dalle mille proprietà!

Come usarla?

La lavanda può essere utilizzata sotto forma di olio essenziale come detergente della pelle, sulle ferite e i tagli grazie alla sua azione cicatrizzante ed antinfiammatoria, ed è infine utile anche contro il prurito. Se possedete dei fiori, lasciateli in infusione in acqua bollente, filtrateli e gustatevi la vostra tisana: un toccasana per calmare i nervi!

Un fiore della nostra tradizione

Chiamata in occitano izòp", la lavanda è una pianta tipica della nostra zona. Due sono infatti i luoghi a noi vicini dove poter ammirare le distese di lavanda: uno è Demonte, in Valle Stura, dove nello scorso secolo la coltivazione di questa specie costituiva un'importante risorsa produttiva. Nella zona esistono oggi fattorie didattiche per riscoprire la lavanda e le altre erbe aromatiche e per conoscere da vicino un'agricoltura naturale e sostenibile. 

Il secondo centro che ricordiamo è Andonno, in Valle Gesso, dove ogni estate si tiene la cosiddetta Festa della Lavanda: tra balli occitani e bancarelle di prodotti tipici, si può partecipare ad una passeggiata enogastronomica, ricordando l'antica raccolta dei fiori di lavanda, a cui prendeva parte la maggiorparte della gente della vallata. 

E' dunque importante riscoprire questa pianta aromatica che per molti anni è stata tra i prodotti principali delle coltivazioni delle nostre vallate, per avvicinarci sempre di più all'agricoltura locale e imparare ad apprezzare la nostra tradizione!

Egle M.


martedì 5 luglio 2016

Il söfran

Una passeggiata in Valle Grana alla riscoperta dello zafferano

Oggi vi porto a scoprire la Valle Grana, parte della nostra provincia di Cuneo, per raccontarvi la storia di un particolare prodotto (e per rimanere in tema con il precedente articolo Venta FeLu)

Innanzitutto, capiamo dove ci troviamo: tra la Valla Maira e la Valle Stura, la Valle Grana si estende da Caraglio fino al Colle Fauniera, a 2511 m. Gli alpinisti la conoscono per i suoi monti Tibert e Viridio, i buongustai per l'ottimo formaggio Castelmagno, i ciclisti per il Santuario di San Magno. Scopriamo allora un'altra caratteristica di questa valle: la coltivazione del söfran, lo zafferano!

Nome tecnico Crocus sativus, la parola zafferano giunge dall'arabo za῾farān. Fa parte della famiglia delle Iridaceae e viene coltivato per lo più in Asia minore e in molti paesi del Mediterraneo. La pianta si presenta come un bulbo (di circa 5 cm di diametro) contenente delle gemme da cui vengono originate le foglie, strette e allungate, e i fiori di colore violetto, costituiti da sei petali. Una curiosità: non generando semi fertili, lo zafferano può essere riprodotto solo attraverso la clonazione del bulbo. 

 Lo zafferano viene utilizzato soprattutto in cucina come spezia: grazie al suo particolare sapore e alla sua colorazione può arricchire le più differenti preparazioni. Le sue qualità non si limitano al gusto: è un buon antinfiammatorio (per mezzo della curcumina), stimola la digestione e l'assorbimento dei grassi ed ha proprietà antiossidanti. Ricco di benefici per la pelle, può essere un alleato contro l'acne. Non è finita: questa spezia può funzionare come antidepressivo in quanto stimola specifici neurotrasmettitori legati all'umore ed è anche un afrodisiaco poichè favorisce la produzione di serotonina.Tutto da provare, naturalmente...sempre senza esagerare! L'assunzione di 20 grammi di prodotto può infatti essere letale.

Spesso quando si parla di spezie, nell'immaginario comune saltano alla mente immagini di un mondo orientale, lontano e misterioso. Eppure non è così e basta andare a fare un giro nella nostra Valle Grana, a pochi km da Cuneo, per capirlo: i terreni della vallata, montani e pedemontani, ben permeabili ed esposti al sole, uniti ad un clima abbastanza piovoso, si sono rivelati proprizi per la coltivazione del söfran.

 

In effetti, questo tipo di coltura è presente in Valle Grana già dal medioevo, quando qui si estendeva il Marchesato di Saluzzo. Da circa una decina d'anni è stata ripresa questa tradizione dagli abitanti della vallata ed è anche stato istituito un consorzio per la valorizzazione e la tutela del prodotto. Un ritorno indietro nel tempo per recuperare un'usanza dei nostri antenati e mantenere viva la tradizione alla base della nostra cultura!

Egle M.