martedì 5 luglio 2016

Il söfran

Una passeggiata in Valle Grana alla riscoperta dello zafferano

Oggi vi porto a scoprire la Valle Grana, parte della nostra provincia di Cuneo, per raccontarvi la storia di un particolare prodotto (e per rimanere in tema con il precedente articolo Venta FeLu)

Innanzitutto, capiamo dove ci troviamo: tra la Valla Maira e la Valle Stura, la Valle Grana si estende da Caraglio fino al Colle Fauniera, a 2511 m. Gli alpinisti la conoscono per i suoi monti Tibert e Viridio, i buongustai per l'ottimo formaggio Castelmagno, i ciclisti per il Santuario di San Magno. Scopriamo allora un'altra caratteristica di questa valle: la coltivazione del söfran, lo zafferano!

Nome tecnico Crocus sativus, la parola zafferano giunge dall'arabo za῾farān. Fa parte della famiglia delle Iridaceae e viene coltivato per lo più in Asia minore e in molti paesi del Mediterraneo. La pianta si presenta come un bulbo (di circa 5 cm di diametro) contenente delle gemme da cui vengono originate le foglie, strette e allungate, e i fiori di colore violetto, costituiti da sei petali. Una curiosità: non generando semi fertili, lo zafferano può essere riprodotto solo attraverso la clonazione del bulbo. 

 Lo zafferano viene utilizzato soprattutto in cucina come spezia: grazie al suo particolare sapore e alla sua colorazione può arricchire le più differenti preparazioni. Le sue qualità non si limitano al gusto: è un buon antinfiammatorio (per mezzo della curcumina), stimola la digestione e l'assorbimento dei grassi ed ha proprietà antiossidanti. Ricco di benefici per la pelle, può essere un alleato contro l'acne. Non è finita: questa spezia può funzionare come antidepressivo in quanto stimola specifici neurotrasmettitori legati all'umore ed è anche un afrodisiaco poichè favorisce la produzione di serotonina.Tutto da provare, naturalmente...sempre senza esagerare! L'assunzione di 20 grammi di prodotto può infatti essere letale.

Spesso quando si parla di spezie, nell'immaginario comune saltano alla mente immagini di un mondo orientale, lontano e misterioso. Eppure non è così e basta andare a fare un giro nella nostra Valle Grana, a pochi km da Cuneo, per capirlo: i terreni della vallata, montani e pedemontani, ben permeabili ed esposti al sole, uniti ad un clima abbastanza piovoso, si sono rivelati proprizi per la coltivazione del söfran.

 

In effetti, questo tipo di coltura è presente in Valle Grana già dal medioevo, quando qui si estendeva il Marchesato di Saluzzo. Da circa una decina d'anni è stata ripresa questa tradizione dagli abitanti della vallata ed è anche stato istituito un consorzio per la valorizzazione e la tutela del prodotto. Un ritorno indietro nel tempo per recuperare un'usanza dei nostri antenati e mantenere viva la tradizione alla base della nostra cultura!

Egle M.




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