sabato 24 ottobre 2015

DolcificArti la vita

Quest'oggi discutiamo di un principio nutritivo base per la nostra vita alimentare, un qualcosa di così comune e frequente che spesso non ci accorgiamo nemmeno di ingerire, ma che se non ci fosse sarebbe proprio un gran problema.

Come avrete certamente capito, oggi vorrei parlare di Zuccheri semplici & simili: il carburante di prima mano che viene assorbito molto velocemente dal nostro intestino per consentirci di avere energia disponibile nel brevissimo periodo.
I numerosi “studi autorevoli” hanno fornito una razione dietetica raccomandata (in poche parole quanto mangiarne ogni giorno) di circa il 15% del totale delle calorie giornaliere.
Sinceramente, da consumatore quale sono, non mi preoccupo tanto degli zuccheri come “fornitori di energia”, più che altro cerco di non eccedere (purtroppo sempre difficile) per paura di “lievitare”.
Allora, riprendendo i miei vecchi appunti di nutrizione umana ho deciso di lasciare “su schermo” un elenco con le descrizioni dei pro e dei contro dei dolcificanti più comuni.

Dolcificanti naturali
Se avete già letto alcuni articoli precedenti avrete sicuramente notato quanto io sia dalla parte della Natura. Secondo me l'essere umano dovrebbe vivere con i suoi prodotti, perchè è la fonte di cibo naturale! Perchè ci ostiniamo a sintetizzare sempre nuove sostanze se Lei è stata così ricca?

Prima di iniziare c'è da dire che ogni grammo di glucidi (di cui fanno parte tutti gli zuccheri semplici) apportano al nostro organismo 4Kcal.
Detto questo vediamo quelli che apportano energia (calorie).
-Miele: è senza dubbio l'elemento di più rapido assorbimento (più dello zucchero) questo perchè l'ape ha già digerito il saccarosio dentro di sé (si dice che l'ape inverte il saccarosio), così il nostro pancreas ha vita più semplice (deve secernere meno enzimi= si affatica di meno).
E' decisamente più dolce dello zucchero da tavola, ma non per questo è più calorico; anzi il fatto che dolcifica di più ci dovrebbe spingere ad usarne meno!
E' stato usato molto nell'antichità, purtroppo dalla scoperta del saccarosio (il normale zucchero) è caduto in disuso per via del suo potere coprente (tende a dare forte gusto di miele alle sostanze a cui è aggiunto). Se vi interessa la mia opinione è il migliore sulla piazza, perchè ne amo il gusto e non mi interessa se copre.

-Saccarosio: classico zucchero da tavola; che sia bianco o di canna poco cambia, il trattamento è pressochè lo stesso (sbiancamento a parte). E' composto per intero da saccarosio che deve venir diviso nel nostro intestino in glucosio e fruttosio.
Un tempo il suo costo era molto elevato (perchè lo si doveva importare dalle Americhe), poi un bel giorno l'Europa (Italia compresa, erano altri tempi) scoprì di poterlo estrarre dalla barbabietola da zucchero (un vegetale fino ad allora insignificante) e questo ne fece scendere drasticamente il prezzo.

I seguenti invece Non apportano energia (NO calorie) e quindi non fanno ingrassare:
-Mannitolo e Sorbitolo: la loro struttura è di alcol esavalenti, ciò conferisce loro un buon potere dolcificante senza permetterne l'assimilazione, cioè senza apportare calorie all'organismo. Il problema è che un eccessivo uso porta a effetti lassativi (se non vengono assorbiti da qualche parte devono andare).

-Xilitolo: anche lui è un alcol, ma pentavalente. Si trova nelle fibre di alberi come la betulla, dolcifica e non è cariogeno, infatti è uno degli ingredienti base dei chewing-gum.



-Stevia rebaudiana: è una pianta erbacea conosciuta dai popoli sudamericani da diversi millenni. Noi occidentali abbiamo iniziato ad utilizzarla ultimamente per le sue forti proprietà dolcificanti; infatti è dalle 2 alle 3 volte più potente del comune saccarosio (perciò ne basterà una quantità minima per ottenere l'effetto voluto). 
Non è tutto oro ciò che luccica, infatti non si sono ancora accertate tutte le proprietà dello stevioide sull'uomo (si dice che potrebbe avere potere genotossico). Lascio ai posteri l'onere di verificare.

Con questo siamo alla fine dei dolcificanti naturali, reperibili attorno a noi.
Per volere del mercato e per “amor del progresso”, negli ultimi decenni sono stati inventati nuovi composti di sintesi con potere dolcificante, ma che non apportano calorie. Lo si è fatto senza tener conto di quelli che già esistono, per soddisfare la richiesta di un pubblico sempre più vasto e per aumentare i profitti delle imprese a scapito degli ignari consumatori.
I dolcificanti di sintesi sono tossici, fanno male!
Non lasciatevi abbindolare, una bustina di zucchero dopo un pranzo non fa nessuna differenza sulla vostra dieta, se invece utilizzate aspartame o saccarina vi danneggiate.
Questo, però, sarà l'argomento del prossimo articolo. Ci vediamo tra una settimana.
Raf M.

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