martedì 21 giugno 2016

Il kefir

Dalle antiche tradizioni del Caucaso ai giorni nostri

Bentornati ad un nuovo appuntamento con La salute vien mangiando!

Oggi voglio proporvi un argomento interessante e ancora sconosciuto ai più: vi presento il kefir, una bevanda a base di latte fermentato, rinfrescante, ideale per l'estate, ma soprattutto ricca di benefici per la nostra salute.

Un salto nel passato

Intorno al kefir aleggia un alone di mistero: considerato un dono del profeta Maometto, si pensa che sia originario della zona del Caucaso, dove era consumato come bevanda tradizionale, e le tecniche di produzione venivano tramandate di generazione in generazione. La prima testimonianza giuntaci sul kefir in Europa arriva niente di meno che da Marco Polo, il quale lo menziona nel racconto del suo viaggio in Oriente. Solo alla fine del 1800 gli scienziati iniziarono ad interessarsi a questa bevanda: grazie alle sue proprietà benefiche, il kefir poteva essere utile contro diverse malattie. Arriviamo infine nel 1900, quando i fratelli Blandov iniziarono la produzione e la commercializzazione del kefir nella latteria generale di Mosca. Da questo momento in poi, questo prodotto andò diffondendosi anche in Europa ed America. 



Come prepararlo?

Essendo una bevanda tutta naturale, perché acquistarlo già pronto quando puoi farlo tu stesso a casa? Per iniziare sono necessari granuli di kefir (reperibili su internet o tramite qualche amico): batteri e lieviti che si moltiplicano nel latte e avviano un processo di fermentazione. 


Contate circa per ogni cucchiaio di grani 250 ml di latte. Fresco, intero, scremato, di capra, di soia...a vostro piacimento! Dopodiché mettete il tutto in un barattolo di vetro ben pulito ma non chiudetelo con un tappo, meglio poggiarvi sopra un pezzo di stoffa e fermarlo con un elastico. Lasciatelo per 24 ore in un armadietto della cucina (o in qualsiasi altro posto, basta sia a temperatura ambiente e non a contatto con la luce). Scaduto il tempo, prendete il vostro prodotto, mescolatelo e,utilizzando un colino preferibilmente di plastica, filtratelo in un nuovo barattolo. 


Ecco pronto il vostro kefir, da conservare in frigo (per non più di una settimana) e da consumare esattamente come uno yogurt o, se preferite, da aggiungere nella preparazione di torte, muffins, biscotti ed altro ancora. Mi raccomando: non gettate assolutamente i granuli (sono vivi anche loro!), ma riutilizzateli per la produzione successiva o, se vi sarete stancati, regalateli ad un amico! 

Le proprietà curative

Nonostante venga prodotto a partire dal latte, il kefir, essendo una bevanda acida, può essere consumato anche da chi è leggermente intollerante al lattosio. Importante fonte di energia, grazie alla presenza di acido folico è benefico per le donne in gravidanza. Il kefir è ricco di vitamina B e K che svolgono la funzione di antiossidanti, contiene fosforo, calcio e magnesio, infine, poiché è un prodotto a base di fermenti, regola la flora batterica e il corretto funzionamento intestinale ed è un buon alleato delle difese immunitarie. 



Non a caso si pensa che il termine kefir derivi dal turco keyif: benessere e gioia!

Egle M.



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